Vendemmia 2012: il Bardolino incomincia a
metà settembre, ma già dal 30 agosto i vigneti vengono analizzati per premiare
quelli che meglio rispettano i canoni della sostenibilità ambientale.
Sarà a metà settembre che
nell’area del Bardolino prenderà avvio la vendemmia: prima si comincerà a raccogliere
le uve della Corvina e immediatamente dopo si passerà anche alla Rondinella. I
due vitigni autoctoni veronesi, che l’area del Bardolino condivide storicamente
con la vicina Valpolicella, costituiscono l’ossatura del rosso bardolinese e
del Chiaretto, la sua versione rosata.
Tuttavia, già dal 30 agosto le vigne dei
produttori del Bardolino vengono monitorate dai tecnici del Consorzio di tutela
del Bardolino, impegnati nelle selezioni per i concorsi che durante le feste
dell’uva di Castelnuovo del Garda e di Bardolino premieranno i migliori vigneti
della zona doc e della zona classica del Bardolino. Si tratta peraltro di concorsi
che non mirano alla semplice attribuzione di premi, ma si orientano, attraverso
le linee guida introdotte dal regolamento varato lo scorso anno, alla
diffusione della cultura della sostenibilità ambientale.
“Nella valutazione dei
vigneti – spiega Andrea Vantini, responsabile dell’area tecnica del Consorzio
del Bardolino – terremo in forte considerazione parametri come la gestione del
suolo, dell’acqua di irrigazione e dei trattamenti fitosanitari. Il nostro
obiettivo è quello di dare un riconoscimento ai viticoltori che si rivelano più
sensibili alle forme di coltivazione della vite che sono meno invasive,
riducendo dunque al minimo gli interventi. Attribuiremo voti particolarmente
alti a chi ad esempio non effettua il diserbo, a chi attua la conduzione
biologica, a chi adotta il metodo della confusione sessuale nella lotta ai
parassiti in alternativa ai trattamenti chimici, oppure anche a chi si è dotato
delle attrezzature che consentono la miglior attuazione della difesa integrata.
Del resto, mai come ora il consumatore è attento alla qualità intrinseca del
prodotto che acquista, e nella valutazione qualitativa l’ambiente gioca un
ruolo sempre più determinante”.
Quanto alla prossima vendemmia, l’uva
disponibile appare quantitativamente in linea con quella dello scorso anno. “Nella
zona del Bardolino, la vendemmia – dice Vantini - partirà quasi certamente con
un leggero anticipo rispetto alla normalità, a causa del gran caldo. Tuttavia
da noi la siccità si è fatta meno sentire rispetto ad altre zone, in quanto i
vigneti sono quasi totalmente irrigati. Cominceremo a raccogliere verso metà
settembre: il momento ideale lo individuiamo studiando le curve di maturazione
delle uve in 32 vigneti storici del Bardolino. Più in dettaglio, un laboratorio
certificato analizza le uve e i dati vengono poi elaborati dall’Istituto agrario
di San Michele all’Adige, in Trentino, che confronta i risultati dell’annata
con le rilevazioni condotte dal 1990 ad oggi. Possiamo però già dire – conclude
Vantini – che l’uva è perfettamente sana, anche grazie alla notevole diffusione
delle pratiche di difesa integrata dei vigneti, adottate sotto la guida del
Consorzio di tutela, che diffonde ogni settimana un bollettino studiato
appositamente per i produttori”.
Ufficio stampa Consorzio Tutela Vino Bardolino doc
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