lunedì 12 marzo 2012

La tavola italiana è sempre più povera


Secondo  un rapporto pubblicato  da Intesa SanPaolo, nel nostro Paese i consumi di prodotti alimentari, bevande e tabacco sono calati dell'1,5% a prezzi costanti nel 2011. In termini di spesa pro capite, si è tornati indietro di “quasi trent'anni ai primi anni '80 per scendere al di sotto dei 2.400 euro annui destinati al comparto agro-alimentare.


In particolare, si legge nel rapporto, “si tratta in parte di un trend strutturale legato al minore consumo di alcune voci (come il tabacco) ma che segnala anche le evidenti difficoltà del consumatore italiano che, a fronte delle tensioni sul mercato del lavoro e sul reddito disponibile, riduce ulteriormente gli sprechi e modera gli acquisti anche in un comparto dei bisogni poco comprimibili come l'agroalimentare”.


Nel rapporto, si evidenzia inoltre che “l'incremento della disoccupazione unito agli effetti delle manovre di correzione dei conti pubblici sulle famiglie fanno prevedere una nuova riduzione dei consumi che continueranno ad essere molto prudenti a fronte di risorse reddituali sempre più scarse". Si tratta in parte di un trend strutturale legato al minore consumo di alcune voci, come il tabacco, ma che segnala anche le evidenti difficoltà del consumatore italiano che, a fronte delle tensioni sul mercato del lavoro e sul reddito disponibile, riduce ulteriormente gli sprechi e modera gli acquisti anche in un comparto dei bisogni poco comprimibili come l'agroalimentare. I consumi “continueranno ad essere molto prudenti a fronte di risorse reddituali sempre più scarse”.

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