giovedì 26 luglio 2012

Bovini italiani da macello in Libia


Bovini da macello in Libia 
                                                        Avviata una collaborazione

Una nave con circa cinquecento capi bovini è partita dal porto sloveno di Capodistria con destinazione la Libia. E’ il frutto di un’azione commerciale di ampio respiro realizzata da un importatore libico ed il Consorzio l’Italia Zootecnica (Consorzio che raggruppa le principali Organizzazioni dei Produttori delle Regioni italiane)  che ha coinvolto direttamente Asprocarne Piemonte.

Il carico, composto da vitelloni di razza Garonnese e incroci polacchi, allevati in Piemonte e di razza Frisona, allevati in Lombardia, è destinato al consumo.


Da alcuni mesi Asprocarne Piemonte sta collaborando all’interno del Consorzio “L’Italia Zootecnica” di cui è socia fondatrice, al fine di stringere accordi commerciali con società di importazione provenienti dalla Libia e dalla Turchia, Paesi questi per i quali esistono specifici accordi bilaterali con l’Italia e con i quali è stato definito un rigido protocollo sanitario messo a punto dai rispettivi Ministeri.

Asprocarne ha contribuito, con il prodotto dei propri soci, 120 capi, al completamento del carico.
Erano molti anni, in pratica dalla crisi della BSE del ’96, che non si vedeva una nave con bovini da carne italiani prendere la rotta per i Paesi del Nord Africa.

“Crediamo che l’iniziativa possa essere – dice Simone Mellano, direttore di Asprocarne - un primo importante tassello per dare avvio ad una nuova stagione in cui i produttori e le loro Organizzazioni di prodotto possano giocare un ruolo da protagonisti all’interno del mercato della carne bovina che, ogni giorni di più, sta evolvendosi in un’ottica mondiale e non più solamente riferita al singolo Paese. Siamo certi tuttavia che, nel contempo, risulta di fondamentale importanza rilanciare il mercato interno ricercando nuovi sbocchi per le nostre produzioni di altissima qualità ed in particolare per la razza Piemontese, che rimane il fiore all'occhiello delle carni bovine prodotte in Piemonte”.

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