La pasta 100% italiana dal campo
allo scaffale
Sugli scaffali di 1400 punti vendita della Coop arrva il
primo stock di 50.000 quintali della pasta "100% italia" firmata
dagli agricoltori, grazie ad una iniziativa di Coldiretti, Legacoop agroalimentare
e Coop Italia.
La pasta trafilata al bronzo, ad essiccazione lenta, che
sarà messa in vendita in 5 formati a 0,89 euro al pacco da 500g, nasce dal
pastificio Cerere del Consorzio agrario lombardo veneto situato in provincia di
Enna, nel cuore della Sicilia, da dove proviene il grano duro che sarà pagato
ai produttori ad un prezzo premiante sulla base di un accordo di
co-imprenditorialità.
"L’Italia torna a crescere facendo l'Italia,
scommettendo su quello che ha di unico e di esclusivo, come la propria capacità
imprenditoriale e un prodotto come la pasta, proprio della nostra tradizione,
su cui possiamo costruire un pezzo del nostro futuro - ha detto Sergio Marini, presidente
di Coldiretti - Il progetto è un
progetto di "filiera corta, che non è solo farmers market né è mai stata
intesa dalla Coldiretti in questo modo" e di co-imprenditorialita'. Questo
significa che "il marchio finale del prodotto è un marchio di proprietà di
Coop e degli imprenditori, al 50%" e, dal punto di vista economico, che
"ai produttori viene restituito almeno il costo di produzione e il margine
rimanente viene ripartito tra le parti".
Marini ha auspicato che questo modello possa ripetersi
anche per altre filiere italiane, come l'olio d'oliva o l'ortofrutta. La
co-imprenditorialita' - ha affermato errani - rappresenta in effetti
"un'area innovativa delle nuove relazioni tra agricoltura, cooperazione e
mercato", con cui "la produzione agricola entra in una logica di
comarketing e di cobranding". Si crea - ha aggiunto - "una allenza di
competenze che quasi sempre crea un nuovo valore".
Il presidente di Legacoop agroalimentare Gianni Errani
ha spiegato che Legacoop ha contribuito a questo progetto, "perché siamo
partiti da alcuni principi condivisi, abbiamo scelto di fare insieme un passo
in avanti all'insegna della massima efficenza, massima trasparenza, massima
distintivita, costruendo una filiera rapida agile che possa creare valore sia
per i produttori sia per i consumatori”.
“Questa strada della collaborazione, della cooperazione,
della co-imprenditorialità, del fare sistema é la chiave per dare un forte
contributo alla crescita e al rilancio dell'economia del paese” ha asserito il presidente di Coop Italia
Vincenzo Tassinari. “Questa e' anche la dimostrazione – ha detto - di come Coop con la sua identità di
catena distributiva italiana, metta a disposizione la sua organizzazione e
agisca concretamente con le organizzazioni che, con ruoli diversi, hanno
comunque a cuore l'agricoltura del nostro paese. E questo dialogo che porta a
risultati concreti non può che generare benefici per tutti i soggetti
interessati, compresi i consumatori italiani, che ottengono così una pasta di
ottima qualità al prezzo più giusto".
"Se la nostra gente è in grado di mettere in piedi
iniziative come queste, vuol dire che il paese ha le potenzialità per
farcela", ha detto il ministro delle politiche agricole Mario Catania. Il
ministro ha sottolineato in particolare tre aspetti dell'iniziativa. In primis,
l'italianità del prodotto: "ci siamo detti tante volte quanto è importante
l'origine del prodotto, ma al contempo trasferire al consumatore questa
concezione, di modo che l'indicazione della provenienza diventi un gesto di
rispetto per il consumatore ed il giusto riconoscimento al produttore".







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