Fortana e Cous Cous
Tre piatti, quattro vini, una
faccia da Chef a Vinitaly
Tre piatti, quattro vini, una “faccia da chef”. I prodotti e i sapori ferraresi sono stati i protagonisti a Vinitaly, nell’insolito matrimonio che ha unito il vino delle sabbie ferraresi, il Fortana, e il Cous Cous. Un matrimonio officiato da un personaggio d’eccezione: lo chef Andy Luotto, che ha dosato al punto giusto ingredienti e allegria.
A promuovere
l’evento-degustazione sono stati il Consorzio
di Tutela dei Vini del Bosco Eliceo, la Strada dei vini e dei Sapori di Ferrara, in collaborazione con la
filiera ‘Oro D’Argenta’. Coordinati
dal giornalista Nino Aiello del Gambero Rosso, Andy Luotto ha presentato i piatti eseguiti insieme alla sua
brigata, mentre la sommelier Annalisa
Barison ha illustrato gli abbinamenti coll Fortana.
La degustazione si è aperta col
“Savarin di Cous Cous agli agrumi con
gamberoni”, abbinato allo Spumante Rosè Fortana. Il secondo piatto ha
contemplato una “Zuppa di asparago verde
di Mesola con Anguilla di Comacchio fritta agli agrumi”, accompagnato da
due vini: Fortana Frizzante secco e Fortana selezione cru di due
anni. La chiusura è con un dolce, “Biscotto cegliese”, insieme al Fortana
Frizzante dolce. I vini sono stati delle aziende ferraresi Corte Madonnina,
Mattarelli, Tenuta Garusola.
Nel corso dell’evento, Sante Baldini, presidente del Bosco Eliceo, ha illustrato le
peculiarità del Consorzio, sorto 21
anni fa, con “l’intento di difendere, tutelare e valorizzare la ‘Denominazione
Bosco Eliceo’, i cui vini nascono da uve prodotte esclusivamente lungo il
litorale adriatico, in terre sabbiose ricche di vegetazione, al confine fra le
province di Ferrara e Ravenna. In questo contesto nasce il Fortana, il vino
delle sabbie ferraresi, rosso leggermente frizzante, che si ottiene dalle uve
del vitigno omonimo. Il Fortana ha una produzione potenziale di 1 milione di
bottiglie, che oggi conta su circa 200 mila imbottigliamenti”.
Il Cous Cous cucinato è stato quello di Bia Spa di Argenta (Ferrara), azienda leader nella produzione di
questo prodotto convenzionale e biologico certificato, “nata otto anni fa con
l’acquisizione di un ramo d’azienda del Pastificio Bacchini di Lavezzola (Ra),
primo in Italia a lanciare il Cous Cous”, ha raccontato Luciano Pollini direttore di Bia Spa. Il grano utilizzato arriva
dalla filiera ‘Oro d’Argenta’ che coinvolge le imprese agricole del territorio
e delle Valli del Mezzano. Imprese che con il loro costante impegno nel
trasformare queste terre di confine in campi fertili, hanno creato un vero e
proprio granaio del nord Italia da cui si ricava farina, semola e ora anche
enormi quantità di Cous Cous per i mercati interni e l’export.
Consorzio di Tutela dei Vini del Bosco Elice


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