martedì 10 aprile 2012

Dall’Australia a Castelfranco per imparare la versatilità della pasta


Dall’Australia a Castelfranco per imparare la 
versatilità della pasta, dall’antipasto al dolce

Un gemellaggio Castelfranco-Australia all’insegna della didattica e della pasta. Si possono leggere così i dieci giorni trascorsi da 20 studenti diciottenni e da cinque docenti del Loyola College di Melbourne all’Istituto professionale Ipssar Giuseppe Maffioli di Castelfranco, la scuola che sforna professionisti per i servizi alberghieri e della ristorazione.

Un lasso di tempo nel quale i ragazzi hanno seguito l’attività scolastica con interesse e curiosità. In particolare, la loro attenzione si è soffermata sulla pasta, che in Australia usano impropriamente come contorno. 


Così a Marco Valletta, insegnante castellano del Maffioli e da anni apprezzato chef della Nazionale Italiana Cuochi (nonché testimonial di Pasta Zara, in particolare per le videoricette), è venuta l’idea di salutare la compagnia in maniera insolita. Incoraggiato da Joseph Favrin, preside del Loyola College, il cui cognome tradisce le origine venete, e dal suo dirigente scolastico, Franco Pivotti, Valletta ha ideato un buffet di commiato altamente creativo, tutto a base di pasta: dall’antipasto al dolce.


“Per far capire quanto è eclettica la nostra pasta. Una sorpresa continua. Basta avere un po’ di fantasia”, ha precisato Valletta.
Pasta Zara ha fornito i prodotti e nell’evento sono stati coinvolti 10 allievi della classe 5° Cr dell’istituto. Così sabato 31 marzo, alle 7.30 del mattino le cucine dei laboratori di Villa Dolfin, sede della scuola, erano già in piena attività per realizzare il particolare e ricercato menu. Valletta non è nuovo a questo tipo di iniziative. Qualche anno fa, infatti, con Pasta Zara diede alle stampe un libro dal titolo emblematico “Butta la pasta”, un ricettario che incoronava la pasta regina della tavola.

Per il pranzo di sabato scorso il menu prevedeva sette formati di Pasta Zara: tre tradizionali (Elicodiali, Penne rigate e Refoli-Caserecce) e quattro della linea Magie (Fusilloni, Jumbo, Paccheri e Calamarata).

 Tutta pasta trafilata in bronzo.
Il menu, ideato da Valletta, che ha fatto anche da supervisore, ma realizzato completamente dagli allievi, era così composto: come antipasto tre paste fredde, Fusilloni alla Mediterranea (con cozze, vongole, scampi e canestrelli), Insalata vegetale di Elicoidali (con peperoni, piselli, ricotta e mascarpone) e Insalata di Fusilloni all’ortolana (con pomodorini, carote, cavolfiori, formaggio e maionese).
Poi Calamarata al caciocavallo (con ricotta) e Calamarata alla bolognese (con ragù, ricotta e grana) da degustare in punta di dita.


Quindi, le paste calde: Penne rigate alla carrettiera (con cipolle, mandorle, acciughe e melanzane), Refoli in guazzetto (con pollo, curry e funghi), Jumbo alla campidanese (con salsiccia, paprika e cipolle rosse) e Jumbo all’adriatica (con piselli, gamberi, seppie e polpi)
Infine, i dolci: Paccheri alla crema pasticcera (con uvetta) e Calamarata con ricotta, panna montata e fragole.
Il tutto si è concluso con un grande applauso di apprezzamento.
Ora gli studenti del Maffioli ricambieranno la visita. Saranno loro ad andare a Melbourne. E siamo certi che nei loro trolley troverà posto qualche confezione di pasta….








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